XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892
, qual'è stata quella del nostro collega onorevole Carmine.
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Veniamo ora alla partita più grossa, cioè a quella delle dogane e dei diritti marittimi, che, non ostante le obbiezioni della Giunta del bilancio, il
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Giunto a questa conclusione, notevolmente diversa da quella alla quale era giunto il ministro del tesoro, io non ho potuto fare a meno di domandare a
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nulla e perchè il capitale privato ormai rifugge da qualunque investimento di quella natura. Ebbene, dopo aver fatto questo, dopo avere assunto come
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circa 4 miliardi ed il nostro più di 2, e che tutti gli economisti si accordano nel ritenere, che la ricchezza francese è per lo meno sei volte quella
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nuove imposte? Io sarei curioso di sapere da lui qual'è la materia imponibile non ancora gravata in Italia o quella che può sopportare maggiori aggravii!
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Allo stesso risultato si arriva, se noi confrontiamo le aliquote delle imposte dirette; sia quella dei fabbricati, che in Francia non arriva al 10
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non mettete a buon prezzo quella che è la materia principale di ogni produzione della ricchezza.
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il dissenso che dalla vostra politica estera mi divide. D'altronde, oramai la nostra politica estera è quella che è, ed io sono troppo uomo politico
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destinate a rincarare artificialmente il costo della vita; e quella tal legge bancaria che oggi, dopo mezzo secolo e dopo tre generazioni, dopo tanto
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, inventò quella felice armonia fra i debiti dei privati e quelli dello Stato; fra i debiti che i privati contraevano nel corso dell'anno e i debiti che
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credito forzato. Come volete che non venga meno la fiducia dell'estero, quella fiducia della quale abbiamo tanto bisogno, quando voi non provvedete a
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privati industriali ed ai privati agricoltori. Praticamente, gli Istituti si troveranno condotti a impiegare in questi buoni quella parte dei loro
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quella di cui io parlo, avrebbe, in quattro o cinque anni, ridotta la nostra burocrazia di quel venti o venticinque per cento di impiegati, che tutti
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cedere quella parte, che diventa esuberante, degli ingegneri del genio civile a quell'ufficio del catasto che deve assumere oggi un gran numero di
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quale via volete seguire; se cioè quella tracciatavi dall'onorevole Sonnino, o quella delle riforme liberali che avete annunziato, quando siete
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chiesto nelle elezioni del 1890 agli elementi giovani e temperati la riforma, quella riforma liberale e decentratrice che, sola, può dare pace al
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condizione del bilancio del 1892-93 e quella dei bilanci successivi. Per questa indagine occorre una competenza, che non ho nessuna difficoltà di
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quella che avevamo un anno fa. Cerco d'imitare l'onorevole Sonnino, se non nella competenza, che non posso, almeno nella imparzialità. E vorrei poter
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giustificazione maggiore e più autorevole, alle congetture formulate lo scorso anno, di quella del discorso competentissimo del mio amico Sonnino, il
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egli corretto, o signori, che si iscrivano delle maggiori entrate di 200 mila lire, come quella per la tassa di manomorta, e si trascurino dei minori
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di commercio con la Svizzera il diritto di marchio è tanto circoscritto che, non solo non può dare quella somma, ma non può compensare appieno la spesa
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dinnanzi a noi sotto tante forme ed in cifre così diverse, che, davvero, duro fatica a credere che il sacrifizio dello Stato si limiterà in quella
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Così queste monete si conservarono, e si realizzò quella perdita.
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Un'altra spesa si è introdotta nelle partite di giro: quella per l'Agro romano, di cui abbiamo parlato non è gran tempo. Il ministro di agricoltura
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maggior pericolo i passeggieri, che percorrono quella linea.
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Accademia della crusca
